27 Aprile 2020

Trasloco Coronavirus Fase 2

Misure adottate dalla nostra azienda di traslochi per minimizzare il contagio da Coronavirus

Quali misure verranno previste in Italia nel settore dei traslochi nella fase 2?

Per l'inizio della FASE 2, la nostra azienda di traslochi, in proroga dal 4 Maggio 2020, disporrà delle migliori risorse per la prevenzione e la tutela della salute dei clienti e dei nostri operai, adottando tutte le indicazioni fornite dal Ministero della salute, al fine di garantire la massima qualità e sicurezza nel servizio del trasloco.
Nella nostra sede verrà eseguita una riunione per capacitare il nostro personale nell'applicazione e rispetto delle normative vigenti per la nostra categoria come Traslocatori a Milano.

Ad ognuno dei nostri operai, prima ancora di partire dal nostro magazzino, verrà controllata rigorosamente tutti i giorni la temperatura per la idoneità all'esecuzione del trasloco fornendogli mascherine, occhiali e guanti per l'utilizzo quotidiano.
Altrettanto solidale sarà la responsabilità del committente con l'azienda esecutrice, il rispetto delle norme sul distanziamento e l'uso dei dispositivi di protezione individuale.
Il giorno dell'esecuzione del trasloco il nostro capo squadra contatterà il cliente come di consueto per avvertire il loro arrivo.

Inoltre è importante essere ben informati per ogni dubbio riguardo al trasporto e trasloco leggendo bene le disposizioni vigenti per covid-19 qui a seguito dettagliate dalla Regione Lombardia.
L’ intera filiera del trasporto merci e della logistica è soggetta all'esposizione al coronavirus che sta causando l’epidemia di Covid-19 e in questo settore i più esposti sono gli operatori dei magazzini e gli autisti di veicoli industriali, soprattutto quelli che compiono diverse consegne per ogni viaggio.
 
La normativa del lavoro e le recenti regole imposte dal Governo e dai ministeri competenti impongono diversi doveri per tutte le imprese e la loro rigorosa applicazione è molto importante per chi opera nella filiera logistica. Devono farlo per diversi motivi: il primo, ovviamente, è la salute dei loro dipendenti; il secondo è economico, perché se i lavoratori si ammalano o devono andare in quarantena l’attività dell’impresa ne risente; il terzo è sociale, perché è dovere di ciascuno contribuire a contenere il contagio. 
A tale proposito segnaliamo la circolare 3190/2020 del ministero della Salute, che fornisce indicazioni utili.

Il primo obbligo del datore di lavoro è valutare tutti i rischi, anche quelli sanitari, e informare i lavoratori. L’epidemia di Covid-19 introduce il rischio biologico in molte imprese che finora non lo hanno considerato e il secondo passo, dopo l’informazione specifica, è attivare misure collettive e personali per prevenire l’infezione. Quelle che interessano maggiormente il trasporto e la logistica sono alcune misure di protezione collettiva e individuale.

Nel primo caso, il primo provvedimento è evitare il sovraffollamento e la vicinanza tra le persone sul posto di lavoro.
In certi casi sono necessari dispositivi di protezione individuale, tra cui guanti e mascherine.

Per quanto riguarda gli autisti non esistono prescrizioni specifiche obbligatorie. Oltre a quelle comuni si può consigliare di restare in cabina quando possibile. La cabina va tenuta pulita e areata (il virus non si trasmette tramite l’aria, ma tramite gocce di saliva) ed è meglio limitare il più possibile l’accesso a estranei. Se il camion è condiviso da più autisti e consigliabile pulire le superfici interne ogni cambio di conducente. Nel caso si debbano usare dispositivi comuni, come transpallet o rollbox, consigliamo di farlo usando i guanti.
In tutti i casi, bisogna lavarsi le mani dopo l’uso (o usare un prodotto igienizzante).

Logo ditta Decorato Traslochi